Akron/Family @ Spazio211

04-06-2009

  

Che attesa per gli Akron/Family a Spazio, la tipica emozione da grande evento. A giudicare dal pubblico presente e col senno di poi non sono stati in tanti quelli che hanno vissuto la spasmodicità della nostra vigilia. I fatti concreti, tuttavia, ci hanno dato ragione. Gran concerto, come da anticipazioni di chi già aveva avuto la fortuna di vedere dal vivo questo scatenato trio di folli neo-hippy. La fama delle esibizioni live scoppiettanti e ricche di improvvisazioni sorprendenti ormai precede la band di Brooklyn, a ragione. I non tantissimi spettatori ci hanno messo veramente troppo tempo per svegliarsi e carburare ma Seth e soci sono stati bravissimi a non lasciarsi prendere dallo sconforto per l’iniziale mortorio. Il pubblico italiano dei piccoli club non è ancora avvezzo a show così trascinanti, per cui qualche difficoltà a livello empatico può starci. Certo sul lungo periodo sono stati loro a spuntarla, con una costanza ed un marasma sonoro cui era impossibile restare indifferenti. Tante assenze rimarchevoli in scaletta, ma è anche vero che pezzi dilatati oltre i dieci minuti non consentono fisiologicamente un numero cospicuo di brani. Come per i Silver Mt. Zion in fondo, un gruppo con cui gli Akron/Family hanno in comune più di un suono e più di una suggestione. ‘Ed Is A Portal’ l’hanno fatta comunque, non poteva essere altrimenti. Non chiedetemi come la ricordo perché credo d’averla vissuta in una specie di costante trance emotiva. Dannati stregoni! A conti fatti sono tornato a casa con la pancia piena e il portafogli vuoto: birra d’ordinanza, doppio LP di ‘Set ‘Em Wild, Set ‘Em Free’ da collezione e T-Shirt d’ordinanza, in questo caso anche decente tutto sommato. Non ho il coraggio di immaginare cosa possano esser stati i live di qualche giorno prima in Spagna, dove gli Akron/Family si sono ritrovati a recitare il ruolo della fetta di pane per i Wilco, insieme ai redivivi Jayhawks (con Mark Olson al rientro nei ranghi dopo quasi quindici anni) che hanno chiuso. Tre band della Madonna con lo stesso abbordabilissimo biglietto: per la serie "eventi che neanche a sognarli…". Vabbè, in fondo i Wilco li ho già visti due volte (e nel tour di ‘Summerteeth’ c’era ancora il povero Jay Bennett), i Jayhawks una (immensa, anche senza Olson) e gli Akron/Family pure. La prima di una lunga serie, spero…  

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