I Heart California

 

Album interlocutorio ma non malvagio questo primo capitolo dell'avventura Admiral Radley, incompiuto e poco coeso come spesso capita quando membri di band diverse provano a dare vita ad un progetto nuovo senza prima calarsi in un'adeguata inedita prospettiva mentale, rischiando almeno un poco, rinunciando a qualcosa, mettendosi in discussione. Mi è tornato in mente qualche tempo fa 'I Heart California', precisamente con i primi assaggi di un lavoro gravato dagli stessi difetti ma reso apprezzabile dal medesimo fascino squilibrato, l'esordio di Euros Childs e Norman Blake con la nuova creatura Jonny. Dischi pieni di spifferi, dischi di sensibilità non sincronizzate e di guizzi troppo personali, dove il risultato non coincide mai con la somma delle singole parti. Ma anche lavori che per l'affezionato estimatore sono una manna, in un certo senso, perché la componente fidelizzante finisce sempre col trovare un suo appagamento e non manca mai quella manciata di chicche con cui consolarsi. Nel caso particolare di questo album c'é poi un altro dettaglio che sembra far pendere il giudizio verso il positivo: il discreto stato di forma di un Jason Lytle tornato alla vena goliardica di certe cose minori dei Grandaddy e soprattutto al piacere della collaborazione, qui con gli amici Earlimart ed il fidato ex compagno di squadra Aaron Burtch. Nulla di veramente trascendentale ma un buon mestiere oltre alla ricoperta di certi vecchi trucchetti sonori per i quali Jason è sempre stato celebre. Quasi superfluo aggiungere che, con gli Earlimart abbastanza a corto di idee brillanti, gli scampoli di classe li regala proprio l'ex frontman dei Grandaddy, a partire dall'arruffato schematismo del convincente singolo eponimo, per proseguire con il noise squinternato ed il pop ruvido di certi suoi adorabili cazzeggi ('I'm All F****d on Beer' e 'Sunburn Kids' su tutte). Non poteva proprio resistere a lungo nel suo confino spirituale tra i boschi del Montana. Soprattutto non poteva resistere lontano dalle cartoline grottesche e gli eterni perdenti della sua California allucinata. Se adesso decidesse di rimettere assieme anche i pezzi della vecchia band sarebbe il massimo, poco ma sicuro.

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