The Kids Are Up To No Good

       

Nemmeno il tempo di affidare a queste pagine una delle prime recensioni scritte su Ondarock, ed ecco che gli autori di quel disco già mi sorprendono con un nuovo album uscito evidentemente a stretto giro di posta. Sto parlando di una compagine norvegese decisamente poco nota e caratterizzata da un nome a dir poco buffo – in realtà rubato a una canzone dei Mummies, le *cene eleganti* in Brianza non sono contemplate – ovvero i Death By Unga Bunga. Solo ragazzini che copiano il rock’n’roll degli anni d’oro, non certo la nuova frontiera dell’elettronica nordica, rassegnatevi. Potrebbe sembrare una segnalazione non degna di nota, e magari lo è anche, intendiamoci. Ma a corredo vorrei piazzare un “ma” bello grosso, per chiarire che le citazioni – tante e innegabili – sono comunque scoperte e denotano una passione per il genere che sconfina spesso e volentieri nella filologia. L’età bassissima dei componenti del gruppo scandinavo e la perizia nello scrivere canzonette e nel suonarle con il giusto piglio valgono l’applauso, senza dimenticare che si tratta pur sempre di un’opera tutt’altro che rivoluzionaria. Il loro rating (parola oscena) su Rate Your Music è bassino, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema: se le coordinate che vi ho poc’anzi fornito non vi causano orticaria e andate in cerca di un ascolto leggero ma curioso, questo “The Kids Are Up To No Good” potrebbe anche fare al caso vostro. Basta lasciare da parte atteggiamenti snob e non fermarsi alla banalità di un accostamento con i pluridecorati (ma insipidi) Hives, che peraltro lascia miseramente il tempo che trova. Al sottoscritto non rimane che andare in cerca della nuova operina, “You Are An Animal”, uscita a quanto pare a fine settembre e marchiata su RYM da un rating (sic) ancora più infame: può essere che manchino semplicemente le mie tre stelline e mezza per riportare il giudizio in linea di galleggiamento. Stiamo a vedere. Se son rose, come si dice…

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