Beware!

 

Will Oldham non è certo un tipo che si accontenta. Del proprio lavoro, ad esempio. E poi dei propri collaboratori, sempre poco noti e sempre validissimi musicisti. Soprattutto Oldham sembra non averne mai a basta di sè e della propria inesauribile ricerca di compromessi espressivi tra tradizione e personalissima sensibilità. Ecco quindi il perché di una discografia che in poco più di quindici anni ha già raggiunto lunghezze chilometriche, sviluppandosi in una serie di uscite a strettissimo giro di posta e dai connotati qualitativi sempre ragguardevoli. Sembrava impossibile far meglio del predecessore ‘Lie Down In The Light’ ad appena un annetto di distanza e vien da ammettere che forse, effettivamente, il Nostro non è stato vincente nell’impresa. In realtà questo nuovo ‘Beware!’ è comunque tutto fuorché un passo indietro. La distinzione adottata in sede di giudizio non può che dirsi assolutamente soggettiva e mi pare limitata all’ambito delle semplici sfumature. Ancora un grande album dunque, scritto sulla falsariga di quell’altro proprio in termini di impostazione generale: bussola ben piantata sul country-folk d’impronta classica, minuzioso lavoro di contaminazione e riscrittura stilistica da maestro cesellatore, apertura a soluzioni meno crude e più corali, strepitosa varietà nei dettagli minimi (con impiego dei più disparati strumenti, dalle trombe ai mandolini, dal sax alla fisarmonica) e nelle derive espressive, con una curiosa inclinazione verso il soul ed una singolarissima puntata conclusiva in territori prog. Di tutto e di più insomma, restando sempre e comunque il solito "Principe". Fedelissimo anzi alla propria magnetica natura ed al proprio songwriting dai contrasti mirabolanti: in ‘Beware!’ fanno bella mostra un paio di istantanee che sono quanto di più personale Oldham potesse raccontare di se oggi: la confessione intima ed ironica di ‘I Don’t Belong To Anyone’, ed il rovesciamento di prospettiva emozionale calzato a pennello per noi ascoltatori entusiasti di ‘You Are Lost’. E continuando a questi ritmi e su questi livelli rischiamo seriamente di perderci. 

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