Bonnie Prince Billy @ Espace

28-4-2009

 

Doveva venire a settembre. Inaugurazione di questa grande stagione a Spazio, evento gratuito, troppo bello per essere vero. E infatti alla fine non se ne fece nulla. Rimpiazzato da Lydia Lunch in quell’occasione, il suo nome tornò a far capolino nei calendari eventi italiani dopo pochissimo, per una serie di tre concerti autunnali in altrettante chiese del milanese. Idea suggestiva, peccato che se ne sia saputo qualcosa a giochi fatti. Viste le strategie promozionali carbonare di quella fetta di tour, abbiamo seriamente pensato che Will Oldham ce l’avesse con noi. Ci ha smentito presto, con nuove date ed una riparatoria proprio a Torino. Spazio troppo piccolo per contenere tutti, data anche l’assenza di un ulteriore appuntamento meneghino, e quindi location spostata alla Sala Espace di via Mantova, luogo solitamente utilizzato per spettacoli teatrali. Coi giorni è cresciuta l’attesa. E’ arrivato ‘Beware!’ come disco delle conferme, sempre più pacato, sempre più tradizionalista, all’apparenza, sempre più country folk. E alla fine è arrivato anche lui, il principe, con bella banda al seguito e accompagnamento di una nuova amichetta scandinava. Anche Bonnie Prince Billy non si è sottratto a quella che, ultimamente, pare essere diventata la regola preferita dagli artisti folk in sede di concerti: lo spiazzamento. Ci aspettavamo una replica delle atmosfere degli ultimi due o tre album: delicate, eleganti, un po’ pallose per qualcuno. Lui ha scelto un approccio molto più vitale e diretto, suonando alcuni dei suoi grandi classici (‘A King At Night’, ‘Horses’, ‘Just To See My Belly Home’) con piglio decisamente rock. Molto bene così, anche se in termini acustici l’esibizione ne ha risentito. La sua voce arrivava a folate, non si distinguevano le parole nei passaggi più concitati. Non si può avere tutto nella vita, vien proprio da dire. Comunque bel concerto, generoso, appassionante. E lui è un grandissimo. Un mezzo pazzo, assolutamente. Timido prima, poi fuori di testa, carismatico dove non lo aspetti. E un musicista coi fiocchi. Va beh, questo lo sapevamo.

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