A proposito di Giant Sand

     

Si avvicina per me l’inizio della nuova stagione di concerti e i Giant Sand saranno il primo tassello importante. Dopo un aperitivo a base di Carla Bozulich nelle nuove vesti di Evangelista, in quel posto a me sconosciuto che è lo United Club, arriveranno loro tra dieci giorni esatti. Un’attesa dapprima molto tiepida che è cresciuta con l’andar dei giorni, primo perché non vedo l’ora di tuffarmi nuovamente nei concerti che ritengo giusti per il sottoscritto, secondo per vedere come se la cava dal vivo una band da cui mi aspetto parecchio, terzo per capire la resa dal vivo delle fascinose canzoni di ‘ProVISIONS’. E poi, naturalmente, per fotografare quella faccia pazzesca di Howe Gelb, metà Vincent Price e metà Macchianera, uno che riconosceresti sempre anche dopo un incontro sfuggente.

Quando il disco è uscito l’ho buttato un po’ da parte, dopo averlo degnato giusto di un ascolto distratto e fugace. Alla fine dell’anno passato l’ho ripreso per prepararmi decentemente al concerto e devo ammettere che è stato un peccato quel trattamento sbrigativo. Liberando il campo da vani giri di parole e stanchi ricami descrittivi, dirò per prima cosa che si tratta di un lavoro buono, molto buono, migliore – per citarne uno con più di un’affinità con questo – di quello nuovo dei Calexico. Per nulla vaporoso come molte cose della discografia di Gelb, decisamente ben calibrato, tutto giocato su atmosfere e velature malinconiche che restano impresse, conquistano. Riducendo al minimo lo spazio per le divagazioni e le perdite di tempo, aprendo ancora felici chiazze elettriche come nel finale di ‘Well Enough Alone’, anello di congiunzione mirabile con il precedente ‘Is All Over…The Map’. D’altro canto la band è sempre quella, un manipolo di danesi non meno innamorati degli States dei conterranei Raveonettes. Meno deserto questa volta, meno Tucson e più New York allora: sarà, ma dovunque si sposta il signor Gelb convince, se l’ispirazione e le motivazioni sono quelle giuste. E’ questo il caso. Speriamo che capiti anche dalle nostre parti, tra gennaio e febbraio. Per un resoconto della trasposizione live si attendono quindi positivi riscontri.

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