Music sounds better with you

      

Altra strepitosa gemma indie-pop della passata stagione questa dei redivivi Acid House Kings, ed altro pezzo scritto a commento dal sottoscritto con la maggior leggerezza possibile, prendendo le mosse dagli ormai immancabili rimandi calcistici e chiudendo allo stesso modo con una metafora dall’universo pallonaro. ‘Music Sounds Better With You’ è uno di quei dischi che portano quasi automaticamente il buon umore, gratificando nel contempo il palato fine in cerca di soluzioni melodiche sfiziose e mai stucchevoli. Non tutti la vedono in questo modo, sia chiaro. Chi con ogni probabilità detesta il genere ma fa fatica ad ammetterlo ha bollato da più parti l’album come un lavoro insipido, scolastico e monocorde, quando non “troppo pettinato”. Brutta bestia la miopia, ed inesorabilmente deleteria la regola del download rapace – ascolto distratto – cestino fulmineo. Inconvenienti da bulimia musicale, probabilmente, quasi necessari per fare filtro alla valanga di immondizia che entra ed esce a velocità supersonica nei nostri Ipod ma alquanto impietosi anche in casi come questo, in cui la qualità dell’artigianato easy listening è realmente sbalorditiva. Non una sorpresa in fondo per un gruppo dalla carriera ventennale che in passato (‘Sing Along With The Acid House Kings’) o per vie collaterali (‘The Boy Who Couldn’t Stop Dreaming’ della band sorella Club8) ha se possibile fatto anche meglio. Ad ogni buon conto, se certe sonorità rientrano agevolmente nelle vostre corde e ve lo foste imperdonabilmente lasciato sfuggire, è bene che recuperiate questo stringato bignami dell’arte soft pop e vi ci dediachiate con moderazione (alto rischio di diabete sonoro) ma regolarità. Come comprova la soddisfazione del sottoscritto a circa un anno di distanza dal primo assaggio, non sarà facile restarne delusi. L’equilibrio dei tanti elementi chiamati in causa – a volte apparentemente inconciliabili – rimane di fatto un mistero gioioso, assieme alla perfezione svizzera degli arrangiamenti e alla giustezza dei tanti dettagli (acustici, elettrici, vocali). Quando è davvero arduo stilare una graduatoria dei brani preferiti vista la sostanziale equità di pregio tra le canzoni in gara, non si può far altro che constatare che si è in presenza di un grande album, e di una notevole congrega di artisti.

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